Questa volta voglio parlare semplicemente di Steve Jobs. Prendo lo spunto da un video che un’amica ha condiviso su Facebook: trattasi del discorso che Steve Jobs tenne alla cerimonia di laurea dell’università di Stanford nel 2005. E’ uno spunto deciso e molto importante. Devo ancora rivederlo per bene quel video, per non perdermi nemmeno una sfumatura delle parole di Steve.
Il personaggio Steve Jobs è incredibilmente affascinante da capire. In lui si fondono diverse personalità, anche molto contrapposte. Non voglio parlare della storia di Steve Jobs, di Apple, di NeXT. Voglio concentrare il mio discorso, il mio pensiero sulla persona, sulla personalità e su ciò che è e rappresenta oggi Steve Jobs. Chiaramente dal mio punto di vista. Che non vuole e non può essere imparziale e non coinvolto. E’ il mio punto di vista, sicuramente da molti condiviso e sicuramente da molti contrapposto e, spero di no, odiato.
La grandezza di Steve Jobs sta nelle sue contrapposizioni, in ciò che è. Nel personaggio Jobs esiste l’anima di un sognatore che non potrà mai fermarsi di fronte alla realtà avversa ed esiste anche l’anima di un pragmatico e sapiente dirigente d’azienda. Esiste il lato “duro” di un capo che sa e deve, per il bene di Apple, essere pressante e pretenzioso. Ma esiste anche l’animo di un grande, grandissimo motivatore che rende i suoi dipendenti partecipi della famiglia Apple, dei sogni di un mondo migliore e di una tecnologia nemmeno immaginabile. Steve Jobs è tutto questo. Apple senza Steve Jobs ora sarebbe un ricordo e non una realtà vincente. Dal suo ritorno in Apple sono nati prodotti che hanno cambiato il mondo: l’iPod con iTunes e il suo store di musica digitale, Mac OS X, l’iPhone, l’Apple TV e per ultimo l’amatissimo iPad. Apple è sinonimo di innovazione, rivoluzione, sogno. Apple è sinonimo di eleganza, design, gusto. E soprattutto è sinonimo di qualità, di certezza. Chi acquista un prodotto Apple trae felicità dall’acquisto perché avrà un’esperienza terribilmente dolce e perfetta: ciò che è promesso, è.
Come sarebbe il mondo oggi, nel 2010 che corre verso il 2011, senza Steve Jobs e i prodotti Apple dell’ultimo decennio? Altri avrebbero dato vita a una rivoluzione così? Probabilmente la tecnologia sarebbe cresciuta sempre, ma meno di quello che ha fatto negli ultimi 10 anni grazie ad Apple. I telefoni con interfaccia touch prima dell’iPhone contemplavano solo il pennino dando un’esperienza frustrante. La musica digitale prima dell’iPod era basata su supporti poco performanti ed innovativi come i cd (vecchi visto che la loro età è di più di 20 anni e, tecnologicamente parlando, di qualche era) o i mini-disk. Ora la musica si acquista online, si scarica sull’iPod e con sé si possono aver migliaia di canzoni. Sempre. L’informatica senza le rivoluzioni che ogni release di OS X introduce sarebbe ferma ai problemi storici di Windows e Microsoft. Mac OS X ci ha dato la via d’uscita dall’incubo per entrare nel sogno. E se torniamo indietro, partendo dal 1984 quando nacque il Mac, Apple ha dato vita ai sistemi informatici nella concezione attuale a “finestre” (e qui mi domando da quale forma di arroganza Microsoft può chiamare il proprio sistema operativo con il nome di Windows quando le “finestre” sono invenzione Apple… ma lasciamo la polemica morire qui) e con l’utilizzo del mouse e del concetto di clic. Ed infine in quest’anno, nel 2010, Apple ha dato vita all’iPad. Sicuramente l’oggetto tecnologico (informatico se preferite) che cambierà di più la vita quotidiana ed il mondo nei prossimi mesi ed anni.
Uno degli ultimi libri che ho acquistato (dei pochi a dir la verità e ne faccio seria ammenda) è intitolato “Nella testa di Steve Jobs”. Lo devo ancora leggere e presto lo farò. Sarei veramente veramente curioso ed affascinato di scoprire cosa c’è nella testa di Steve. Le sue idee, i suoi sogni, le sue aspettative. E una domanda vorrei tanto fargli: è consapevole della sua importanza e della sua capacità di rivoluzionare il mondo? Sono sinceramente convinto e lo ripeto spesso a mia moglie che ogni epoca ha i suoi “Messia”. Non voglio essere blasfemo e suscitare scalpore. Intendo semplicemente il termine “Messia” in modo più ampio di quello strettamente religioso: per me un “Messia” è colui che porta cambiamento, che fa rivoluzione, che dona speranze. Steve Jobs è questo.
Mi piacerebbe volare avanti di secoli ora e trovare i libri di storia. Chiaramente in formato digitale. Vorrei leggerli e correrei ai nostri anni. Si parlerà di Steve Jobs e del suo genio? Sono certo di sì. Steve Jobs sta cambiando il mondo. Personalmente attendo sempre con curiosità i suoi keynote, i suoi discorsi. Per il suo modo eccezionale di discorrere e colpire il punto sempre. Di stupire con qualcosa che nessuno poteva immaginare. Di pensarla differentemente dalle masse andando anche incontro alle critiche inevitabili che si ricevono quando la si pensa in modo diverso. L’esempio dell’iPad è incredibile: i tablet erano stati un vero fallimento fino all’iPad. Steve Jobs ci ha creduto e Apple ha creato il suo tablet: l’iPad. Tutti lo volevano con Mac OS X. Apple ha deciso di usare iOS (che prima d’allora si chiamava iPhone OS) dando adito a dubbi di utilità e funzionalità. La realtà sta parlando di vendite incredibili e di un utilizzo molto diffuso dell’iPad in diversi settori. E la rivoluzione è servita, come un piatto prelibato al ristorante migliore del mondo. In controcorrente come sempre, come i geni.
Nel discorso ai laureandi di Stanford Steve Jobs ha esortato a non accontentarsi mai. Ad essere affamati e folli. Non bisogna accontentarsi della realtà, ad essere affamati di sapere e ad essere folli a credere nei sogni e nelle rivoluzioni: questo secondo me voleva essere il succo delle sue esortazioni. Perché lui è così. Ed è vincente. Un modello da seguire.
Chiudo questo mio intervento qui sul blog lasciando volare un mio sogno da “tecnologo e informatico” nonché sognatore: mi piacerebbe poter parlare con Steve della sua visione del mondo e della tecnologia. Ed il sogno più assoluto e grande è quello di poter lavorare in Apple per dar voce a questo credo da me espresso. Probabilmente rimarrei illuminato dall’incontro con Steve Jobs. Nel 2010 abbiamo tra di noi un personaggio dal valore assoluto che sta donando il proprio genio all’intera umanità. Siamo fortunati a vivere la più grande rivoluzione tacita e silenziosa di sempre. Una rivoluzione silenziosa che però cambia la realtà quotidiana. Una rivoluzione firmata Steve Jobs. E che noi possiamo accogliere semplicemente in un modo. Credendo in questa frase: “Stay Hungry. Stay Foolish”.
Per chi volesse vedere ed ascoltare il discorso di Steve Jobs ai laureandi di Stanford:
Ieri, in quel di Cupertino, si è tenuto un evento a dir poco eccezionale! “Back To The Mac”! Con Cristina abbiamo seguito l’evento in diretta streaming sul sito Apple e abbiamo apprezzato le novità presentate da Steve Jobs senza un secondo di ritardo. Principalmente si è parlato di nuovo, e finalmente, di Mac. Software e hardware.
Partiamo, secondo me, dalla cosa più importante. Mac OS X. Grandi novità: Lion! Trattasi della release 10.8 che uscirà la prossima estate. Ieri è stato solo uno “sneak peek” per cui ci sono state solo piccole (secondo me piccolissime) anticipazioni sulle novità che questa major release in realtà conterrà. Si è parlato di un “circolo” che Apple ha voluto creare: per creare iOS per iPhone si è partiti da Mac OS X ispirandosi alla sua versatilità, prestazionalità, stabilità e innovazione; da iOS per iPhone si è arrivati con enormi miglioramenti ad iOS per iPad; ed ora da quest’ultimo iOS si portano grandi novità in MAC OS X Lion. Un ritorno “al passato” che parla di futuro. Le novità citate ieri sono: FaceTime su Mac (per cui video-chiamata con iPhone 4 e iPod touch di ultima generazione), Mac App Store (esattamente uno store di applicazioni per Mac, come per iPhone, iPod touch e iPad), Launchpad (un sistema per il “lancio” delle applicazioni molto simile alle schermate di iPhone, iPod touch e iPad), full screen App (per cui esecuzione dei programmi in modalità tutto schermo e pertanto il dock e la barra delle applicazioni non sono sempre presenti), Mission Control (grande evoluzione-unione di Exposé, Spaces e DashBoard). Sono belle novità, soprattutto Mission Control (secondo me). Ma penso che Lion porterà molto di più. Attendiamo il lancio definitivo. Secondo me ci sarà un rinnovo dell’interfaccia grafica (colori di finestre, funzionamento del Finder etc): l’indizio viene dall’ultima versione di iTunes che presenta un posizionamento dei tasti “rosso”, “giallo” e “verde” delle finestre non più in orizzontale ma in verticale e le iconcine in stile Finder grigie e non più colorate. Vedremo se avrò ragione.
iLife ’11 porta innovazioni in iPhoto, GarageBand, iMovie. iPhoto principalmente potrà funzionare in modalità tutto schermo, sarà maggiormente integrato con FaceBook e Mail, avrà nuovi SlideShow, Fotolibri e cartoline. GarageBand fa nuovi passi in avanti e permetterà soprattutto di valutare (e memorizzare) i propri progressi in fase di apprendimento. I musicisti sicuramente possono capire molto meglio di me i vantaggi delle novità di GarageBand riportati sul sito Apple. iMovie permetterà montaggi di maggior effetto: saranno disponibili nuovi temi ed effetti video, migliora nettamente la gestione dell’audio, saranno disponibili effetti “one-step” applicabili in un clic, ci sarà la possibilità di “trovare” le persone nei video ed infine iMovie sarà totalmente integrato con YouTube, FaceBook, iPhone, iPad,iPod e Apple TV per la pubblicazione dei video prodotti. iLife ’11 è disponibile già da oggi al modico prezzo di 49€ per la licenza singola e di 79€ per la licenza familiare.
Dal punto di vista hardware la novità era annunciatissima ed attesissima. Trattasi del nuovo MacBook Air. Anzi, dei nuovi MacBook Air. Come la versione precedente il MacBook Air è sottilissimo e leggerissimo. La grande novità è la doppia dimensione dello schermo: 11″ e 13″. Il peso si aggira intorno al chilogrammo. Leggero direi ;). La batteria del nuovo MacBook Air segue “l’andazzo” di tutta la nuova serie di MacBook: durata con connessione WiFi attiva di 5 ore per il modello 11″ e di 7 ore per il modello da 13″. Le porte USB presenti sono 2 invece che 1 su entrambi i modelli. E’ presente anche una Mini display port per il collegamento di schermi esterni. Sul modello da 13″ inoltre è presente il lettore di schede Secure Digital. Chiaramente il touchpad è multitouch e sono presenti speaker e microfono, nonché l’uscita audio per le cuffie. I prezzi partono da 999€ (purtroppo la conversione da Dollari ad Euro è 1 a 1). I modelli di base hanno tutti 2 GB di RAM e hanno memoria di tipo flash. Per cui niente dischi classici con conseguente riduzione del rumore, del calore e del dispendio energetico. Esteticamente il nuovo MacBook Air è una vera bomba di design.
Segnalo dalla rete un ombrello dalla forma di design a nuvoletta molto simpatica eheh..
“Ho pensato ad un oggetto ludico ed attraente che potesse dare più motivazione alla nostra vita urbana. Non solo. Funziona perfettamente come ombrello istantaneo in città. Dopo tutto, nei giorni di brutto tempo, quello che conta veramente per le persone è la Felicità.”
Solo oggi, a quasi una settimana, sono riuscito a provare di persona l’iPad. Questo articolo serve a esprimere le mie impressioni a caldo. L’iPad va a colmare una zona “intermedia” che non esisteva prima, a detta di Apple e Steve Jobs. E di persona l’impressione che se ne trae è proprio questa. Si è di fronte a un nuovo oggetto, un nuovo gioiello tecnologico. Dalle immagini viste sul web e dai video della presentazione mi immaginavo un oggetto più grande… nonostante la dimensione di 7″ fosse nota, non so perché la sensazione era quella di trovarsi di fronte a un oggetto più “grosso”. E invece questa reale dimensione stupisce. E’ proprio differente da un qualsiasi computer portatile o netbook. E sinceramente più grande al punto giusto di un telefono/smartphone/iPhone. Questa dimensione è uno dei punti per me vincenti. Non piccolo, non grande. Semplicemente grande come serve. E leggero. Nonché solido, bello.
Veniamo alle funzionalità. Alla fine dei conti un device si compra per queste. L’estetica, la fisicità dell’iPad sono stupende. Ma quale prodotto di casa Apple non lo è? Poi i gusti personali posssono anche far rispondere che qualche prodotto Apple sia brutto… ma sfido l’oggettività dei lettori a dire ciò. Il design di ogni prodotto Apple è vincente. Ritorniamo al nostro focus: le funzionalità dell’iPad. Si è detto di tutto e di più dalla presentazione ad oggi, per cui non voglio sprecare tempo e battiture su descrizioni ripetitive. Punto e stop. Ho utilizzato l’iPad per una mezzoretta. Poco per trarre conclusioni definite. Abbastanza per pensare a cosa fare. iPad sì o iPad no. E’ una bella domanda. Usarlo fa capire che Apple ha fatto centro. Ciò che iPad promette di fare “nel corredo base” è implementato in modo perfetto. Semplicemente perfetto. L’esperienza che si ha nella navigazione web è senza eguali. L’effetto “iPhone ingigantito” fa la differenza. Il multitouch su uno schermo di questa grandezza fa sentire liberi di fare ciò che la natura del tocco umano pretende. Sfiora, sfoglia, tocca. Altra killin’ feature rimane a mio parere la presentazione delle fotografie. L’utilizzo degli album “apribili” con l’allargamento delle dita su di loro ha un effetto scenico e d’uso intuitivo che conquista. La gestione della posta elettronica ha fatto un passo avanti rispetto a mail per iPhone. Le mail si leggono meglio, si gestiscono e scrivono meglio. Non c’è confronto. In mezzora non ho visto molto di più, non ho avuto la possibilità di testare iWork in versione mobile e sinceramente questo è uno dei punti che mi rende ancora “indeciso”. O più che indeciso direi deciso nell’affermare la positività indiscutibile e indiscussa del neonato iPad. Il dubbio è su ciò che in più potrebbe dare a me che posseggo già un iMac 20″, un MacBook Pro (Unibody) 15.4″ e un iPhone 3G 16Gb. Ho la necessità di questo anello mancante? In quali situazioni lo userei? La riflessione che devo fare è proprio questa. C’è spazio per l’iPad “in casa mia”? E non è una questione di dimensioni. Sicuramente è un bell’oggetto. Sicuramente ha funzioni super. Sicuramente usato in “desktop remoto” per collegarmi a uno dei miei Mac acquisisce funzionalità non irrilevanti. Andando al lavoro in auto, non potrei sfruttarlo durante il viaggio. Ed è un peccato. Perchè secondo me è proprio qui che iPad vince. Poterlo usare nei tragitti casa-lavoro. Magari sul pullman, sul treno o in aereo. Chiunque può rispondermi che per ciò si può usare un portatile o un netbook (grande ciofeca… scusate il termine). Rispondo in modo semplice: vero. Ma esistono dei ma. Lo spazio su questi mezzi di trasporto molto spesso è scomodo per un notebook o un netbook. Il loro peso poi è maggiore. E la durata della batteria? L’iPad può essere usato per 10 ore filate. Un Macbook Pro per 5-7 ore. Come un MacBook. Ma un pc portatile? Quanto? 2 al massimo 3 ore? E un netbook-ciofeca? 4-5 ore? Scommetto meno. E comunque un’infinità meno di un iPad. E pensiamo poi a quelle persone che sul posto di lavoro usano un computer fisso e non un portatile. Per loro avere il fardello di un portatile per il solo viaggio è qualcosa di fastidioso. Per cui un iPad che gli permette di scrivere e ricevere mail (purtroppo questo lo permette solo la versione 3G perché reti wifi sui mezzi pubblici in Italia sono utopia) portando con sè un oggetto di dimensioni e peso limitate è eccezionale. E anche chi vuole navigare su internet per leggere le ultime notizie amerà certamente di più l’iPad per gli stessi motivi e per il modo d’interazione. Chi ha poi bisogno di scrivere documenti lo potrà fare con iWork e spedirsi tali documenti per poi riaverli in ufficio o a casa. O addirittura mandare la versione finale direttamente. Con l’iPad si può
Personalmente l’iPad è da promuovere. Voto: 10. L’unica cosa che devo ancora capire è se sono tra quelli che trarrebbero vantaggio dall’iPad e dalle sue funzionalità. Attendiamo l’illuminazione…
Mamma che flash stupendo!!!!!! Ringrazio mio marito Danilo che tutte le volte sa stupirmi con il cuore….mi mancava questo flash esterno….il SB-900 è il top di gamma Nikon, ha funzioni stratosferiche…ora io sono talmente presa emozionalmente che in questo post non scriverò tutte le caratteristiche…lascio a mio marito il compito stupendo di descrivere tecnicamente a dovere…ma a me preme dire GRAZIE a LUI PER PRIMA COSA E GRAZIE A NIKON che ha fatto un flash così…mi batte il cuore solo a toccarlo…guardarlo….utilizzarlo..e le innumerevoli potenzialità lasciano senza fiato……è qualcosa di coinvolgente, intelligente (misura da solo distanze e potenza..), affascinante……Dio se ne sono entusiasta!!!!!!!!!! Nell’attesa del 24-70…mi godo il flash esterno………….STUPENDOOOOOOOOOOOOOOOOOO
FANTASTICA NOVITà DAL MONDO APPLE!!! E’ USCITO UN SOFTWARE PER IL RITOCCO FOTOGRAFICO che farà impazzire….a me ha già fatto impazzire alla sola idea e al primo sguardo sul sito Apple….^__^ al seguente link potete vedere tutti i segreti e le novità di questo bellissimo software:
Ma prima lasciatemi già dire una cosa: questo programma HA ATTIRATO LA MIA ATTENZIONE PERCHè LO TROVO MOLTO INTUITIVO E COINVOLGENTE…COMPLETO (potrebbe rappresentare forse un’unione di Photoshop e delle versioni precedenti di Aperture?!).
Aperture 3 non è solo un’evoluzione ma direi, secondo me, ne ho la sensazione, UN VERO CAMBIAMENTO NEL MODO DI CORREGGERE O MIGLIORARE LA FOTOGRAFIA DIGITALE!!
Non vedo l’ora di conoscerlo molto più a fondo…per questo motivo ci sono i tutorials che fanno vedere in anteprima le novità e che insegnano..
Io li sto già guardando…ho scaricato la versione di prova per 30 gg…la PROVO…poi ci riaggiorniamo e vi dico quali sono secondo me le cose più stupefacenti del programma!!!
COSA DIRE…SE NON ANCORA UNA VOLTA GRAZIE APPLE!!!!!!!!!!
L’impresa più “spettacolare” è stata quella di volare sul canale della Manica, dalla Francia alla Gran Bretagna con un’ala rigida in carbonio e piccoli motori a reazione, è stata compiuta da Yves Rossy.
Notizia dal basso Garda: A Sirmione (BS), tutti i circa 700 corpi illuminanti della penisola, saranno sostituiti da nuovissime calotte ad illuminazione Led, dall’impatto ambientale meno forte. Esse permetteranno di abbattere l’inquinamento luminoso e di far risparmiare al Comune il 50% dei costi di energia. Si entra nel campo della sostenibilità ambientale e il Comune è molto all’avanguardia sotto questo aspetto. Vuole ristrutturare l’intero sistema. Sarà bello, pensiamo tutti noi, poter tornare a riveder le stelle eheheh ^__^ più comfort visivo e un look allora più tecnologico!! W SIRMIONE! 🙂
(Fonte: Giornale di Brescia, mercoledì 8 febbr.2010)
Finalmente dopo tanta, tanta attesa Apple ha presentato il proprio tablet: iPad. I rumors avevano azzeccato il nome (molto facile da pensare e in linea con le politiche di naming dell’azienda di Cupertino) ma ben poco oltre quello.
L’iPad sarà in due principali versioni: WiFi e 3G. La 3G ha in più la possibilità di connessione dati tramite rete cellulare. In pratica saranno due versioni che rispecchiano la suddivisione “iPod Touch” e “iPhone”. Ci saranno inoltre tre sotto-versioni all’interno dei due modelli in base alla memoria flash disponibile: 16GB, 32GB e 64GB. L’esperienza nell’utilizzo ricalca in tutto e per tutto l’iPhone, arricchendolo chiaramente di programmi realizzati ad hoc per l’iPad stesso come una versione di iCal, Mail, iTunes e iWork.
L’eccezionalità di questo prodotto è il rendere fruibili i contenuti multimediali ed internet in un modo del tutto nuovo, con un device senza eguali. La durata della batteria è dichiarata in 10 ore di utilizzo multimediale come la visione di film in alta definizione e in ben 1 mese in stand by. La qualità dello schermo è sopraffina e permette di leggere gli e-book in modo semplice e piacevole. Eccola l’altra grande novità. Gli e-book potranno essere acquistati sul nuovo store online di Apple denominato iBook Store. E pertanto gli e-book si potranno finalmente chiamare iBook. A rappresentare appunto che Apple ha reinventato gli e-book. La rivoluzione è servita.
Solo quando uscirà negli Apple Store americani (marzo per la versione WiFi e aprile per la versione 3G) si potrà dare giudizi più concreti e precisi. In Europa attenderemo di certo più tempo, forse prima dell’estate insieme al nuovo iPhone. L’attesa rende l’arrivo ancor più eccezionale.
Caspita! Io mi sono stupita a sentire dalla tv che a Londra c’è un tunnel dove potersi allenare in uno SPORT ESTREMO COME IL PARACADUTISMO in TOTALE SICUREZZA E DIVERTIMENTO..PER TUTTI!!! Lo proverei pure io!!!! In pratica è un tunnel, non molto ampio (circa 5 metri di larghezza..), molto più alto, dove non si corre il rischio nè di farsi male, nè di cadere spiattellati (non serve il paracadute…si entra e si esce da una porticina sempre aperta situata in un punto laterale del cilindro ehehe), c’è una grata sovrastante che racchiude un’elica e un pavimento da dove esce VENTO CONTROLLATO (un operatore all’esterno controlla la forza del vento emessa tramite pc e che tutto funzioni bene!!!).
Ci si muove in libertà quindi, si fanno evoluzioni fluttuanti nell’aria!!! (come capita di vedere per gli astronauti…)
Penso che se questo “aggeggio eccezionale” ci fosse anche da noi, lo “SPORT DEL VENTO” POTREBBE DIVENTARE UNO SPORT INDOOR TROPPO SIMPATICO, RICHIESTO e praticabile da tutti perchè non ci sono vertigini che tengano e paura di lanciarsi nel vuoto con il paracadute!!!
Si può fare anche in giovane età!!!!
Volevo segnalare questo fatto perchè la tecnologia ancora una volta è riuscita a rendere a simulare la realtà in maniera strepitosa e ad avvicinare alla portata di tutti uno sport che altrimenti non si penserebbe nemmeno (per tanti, compresa me!!!!) di riuscire a praticare….
Aggiungo che il TUNNEL DEL VENTO non è solo un divertimento e un’esperienza da fare nuova per chiunque voglia sperimentarla, ma offre soprattutto la possibilità ai campioni anche di allenarsi in modo più fruttuoso e concentrato, di provare prima le varie “figure” e di sperimentare in sicurezza, potendo permettersi di sbagliare senza rompersi l’osso del collo. TROPPO COOL!!!!!!!!